A Torino non si respira. L’aria è densa, pesante, carica di smog e di umidità. Pur abitando in collina, ogni volta che devo scendere, osservo la città avvolta in una malsana bolla gialla e penso: perché mai vivo qui?

Sono nata e cresciuta in campagna o quasi, passando comunque la maggior parte del mio tempo tra gli animali e la natura. La vita metropolitana non fa per me, da sempre desidero tornare ad abitare in un luogo verde. Dove la vita è più a misura d’uomo.

Apricale è il mio luogo dei sogni. Ho già scritto un articolo su questo borgo d’incanto. Il mio Gran Burrone degli elfi.

Sono appena tornata da una breve vacanza in paese, passata nuovamente alla Locanda Apricus, uno dei miei hotel preferiti di sempre. “Un hotel proprio da Leti”, come dice mio marito.

Le camere sono tutte deliziose, arredate in stile shabby (ma shabby vero! Non il “shabby bomboniera” che adesso va tanto di moda!). Questa volta ho scelto la “camera della poesia”, essendo alla ricerca di un’ispirazione letteraria che mi permettesse di lavorare al mio romanzo. Una stanza piccola ma deliziosa, con la carta da parati composta dalle pagine di un libro e una bellissima vasca da bagno con vista sulla montagna. Assolutamente romantico.

Nello stesso hotel cinque anni fa io e mio marito passammo il nostro primo weekend insieme, fu proprio ad Apricale che ci rendemmo conto di essere innamorati. Era settembre 2013, a Giugno 2014 ci siamo sposati e siamo molto, molto felici. Innamorarsi nel paese delle favole ha portato fortuna.

Appena entri alla locanda quello che ti colpisce è il profumo, un aroma inteso, misto di erbe, dolci e caffè. Che ti da l’immediata sensazione di essere a casa, ma non solo a casa, in un luogo ideale, quasi mistico, dove una volta chiusa la porta, si possono lasciare tutte le preoccupazioni alle spalle e godere della meravigliosa vista delle montagne, del giardino e del borgo.

Ciascuno di noi dovrebbe trovare il proprio rifugio. Può essere ovunque nel pianeta, a cinque minuti da casa o dall’altra parte del mondo. Io il mio, pur avendo viaggiato molto e in tanti luoghi diversi, l’ho trovato ad Apricale.

 

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