Sono giorni difficili questi, per tutti. Giorni in cui polemiche e rabbia
sembrano essere il leitmotiv che ci accompagnerà per molti mesi, in un autunno
che arriva facendo cadere le foglie su un fondo di angoscia. Con la vita
sociale stroncata, e una paura cui non riusciamo ad assegnare un nome,
che ci entra nelle ossa come pioggia sottile, lenta, fredda, incessante.

L’estate appena passata ci aveva illusi che tutto fosse finito, abbiamo
voluto crederci, perché era più facile così. Ora invece, sembra che la bella
stagione avesse portato solo un attimo di sollievo, breve e fugace.

Siamo al punto di prima, con la rabbia, le polemiche e la paura, che prepotenti, occupano posto nella nostra mente.

Quanto è difficile mantenere la calma, quando si rischia di perdere il
lavoro o di veder fallire un progetto imprenditoriale? Siamo di fronte ad un concreto pericolo di disastro economico .

Così com’è reale la possibilità di ammalarsi di
una malattia quasi paradossale, per quanto può essere sia innocua che
devastante. Il Covid c’è e va temuto, senza allarmismi, senza panico ma con
serietà.

Non è produttivo cercare un colpevole o affannarsi a dire: “Se io fossi
al governo … “, “se io fossi il ministro della Salute”, in un
turbinio di discorsi utili solo a perdere tempo. Arrabbiarsi perché hanno
chiuso i bar e non le chiese, non cambierà la sostanza dei fatti.

La verità è una sola, siamo in emergenza e le emergenze vanno gestite, in
qualche modo. Quando tutto questo finirà, si dovrà poi ragionare su molte cose, ma non ora.

Adesso è il momento di rispettare le regole, di non farci prendere dalla paura, e di aspettare che passi. Ritagliandoci parentesi di sfogo, con cose che ci fanno stare bene.

Ottimismo, raziocinio e buon senso, ci porteranno fuori dalla pandemia, non deliri, rabbia e complottismo.

“Il segreto della felicità è la libertà, e
il segreto della libertà è il coraggio.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *