AUTORE: RAFFAELLA RANISE
EDITORE: ETS
PAGINE: 140

SINOSSI:
“Luca è un ragazzo di tredici anni che vive in Liguria con i suoi genitori, proprietari di un albergo sul mare dal nome: “La Rosa dei Venti”. La sua vita tranquilla subisce un improvviso cambio di direzione quando, durante un pomeriggio, mentre si trova nell’edicola del suo amico Biagio, assiste incredulo a una scena che colpisce la sua attenzione: un signore sulla quarantina risale dalla stazione con una valigetta scura e, quando vede arrivare una donna bionda, rallenta per passarle una busta con fare indifferente; intuisce che qualcuno sta nascondendo un segreto. E, indagando, scopre un traffico illecito che ruota intorno ad un falso centro studi dove si falsificano reperti archeologici. Ma i protagonisti nascondono anche un’altra storia che si articola tra passato e presente: durante la seconda guerra mondiale quando una famiglia di ebrei viveva nascosta in uno scantinato e si salvò grazie alla rete solidale del paese.”

RECENSIONE:

Luca sembra un ragazzo come tanti: ha qualche conflitto con i genitori, un migliore amico Ema, e una ragazza del cuore Eleonora. Ama più il mare che la scuola ed è estremamente curioso. Sarà proprio il suo spirito d’osservazione, tuttavia, a condurlo verso un’avventura che gli permetterà sia di maturare, che di scoprire se stesso attraverso le origini della sua famiglia.

Il primo sentimento che questo libro (scritto con un stile semplice, raffinato e coinvolgente) mi ha suscitato, è stato un senso di nostalgia, come una mancanza. Perché penso che al mondo non ci siano abbastanza ragazzi come Luca, anime trasparenti ed entusiaste della vita, persone leali, che fin dalla gioventù sviluppano il senso dell’altruismo e dell’etica. Attraverso queste pagine, l’autrice fa rivivere un personaggio che sembra quasi d’altri tempi, ma di cui la società avrebbe un estremo bisogno.
Un racconto che entusiasma fin dalle prime pagine sia per il ritmo incalzante, che l’affascinante ambientazione marittima nella città di Imperia. Una bella avventura che sicuramente appassiona il lettore più giovane e fa riflettere quello più adulto.
Non è per nulla facile, a mio parere, scrivere libri per ragazzi, soprattutto trattando un tema delicato come la persecuzione degli ebrei, senza cadere nel noioso o nel ripetitivo. Il punto di forza della narrazione, infatti, è proprio l’aver lasciato a margine di una storia moderna, lo spunto riflessivo sull’olocausto. In questo modo i ragazzi vengono coinvolti e hanno la possibilità di appassionarsi alla lettura senza costrizioni, lasciando che l’approfondimento ne sia una naturale conseguenza.
Raffaella Ranise si riconferma autrice di valore anche in questo difficile ambito.
Libro consigliatissimo 5 🐍\🐍🐍🐍🐍🐍

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